Nel rispetto della deontologia professionale, scegliamo sempre madrelingua della lingua di arrivo altamente specializzati nel settore di competenza richiesto.
La maggior parte dei nostri traduttori è accreditata presso enti o associazioni riconosciuti a livello nazionale e internazionale
Gli incarichi di traduzione vengono svolti seguendo il nostro sistema di qualità che garantisce un prodotto finale eccellente, consono alle richieste del cliente, idoneo ad un mercato competitivo ed adeguato ai nostri elevati standard. Per quanto concerne i formati di lavoro disponibili, utilizziamo i principali software in uso sul mercato per PC con sistema operativo Windows o Mac.
Cos'è l'Apostille:
l'Apostille (conosciuta anche come Apostilla o Postilla) consiste in un timbro speciale che attesta l’autenticità del documento oltre la qualità legale e l'autenticità dell’Autorità rilasciante e del firmatario. Con questo timbro si "legalizza" la traduzione giurata effettuata in Italia e da presentare in un paese estero.
Quando è necessaria l'Apostille:
serve in tutti i casi in cui il documento tradotto debba essere presentato all'estero presso Enti o Autorità.
I paesi aderenti alla Convenzione dell'Aja sono:
Australia, Albania, Andorra, Antigua e Barbuda, Antille Olandesi, Argentina, Armenia, Austria, Azerbaijan, Bahamas, Barbados, Belarus, Belgio, Belize, Bermuda, Bosnia-Erzegovina, Botswana, British Virgin Islands, Brunei Darussalam, Bulgaria, Cipro, Colombia, Corea, Croazia
L’asseverazione è il giuramento reso davanti al Cancelliere dal perito o dal traduttore di aver bene svolto il proprio incarico. Viene richiesta sia da privati per certificati, attestati e diplomi sia dalle aziende soprattutto in ambito legale per atti, pareri, contratti, gare d’appalto e lettere d’incarico.
Le asseverazioni sono atti pubblici di competenza della Cancelleria del Tribunale o dell’Ufficio del Giudice di Pace.
Il traduttore deve personalmente presentare il documento da asseverare accompagnato dal testo originale e dal verbale di asseverazione.
In Italia non è consentito giurare traduzioni incrociate (da lingua straniera a lingua straniera): le traduzioni asseverate devono obbligatoriamente passare dall’italiano.